Colpo di vanga digitale per il nuovo edificio sul campus dell’Università di Witten/Herdecke

Witten, 19/5/2020       
Tempi eccezionali richiedono approcci creativi. Il recente colpo di vanga digitale per l’edificio di ampliamento dell’Università di Witten/Herdecke (UW/H) ne è un esempio. Con un film su YouTube l’università documenta l’atto simbolico che segna l’inizio dei lavori di costruzione.

L’inizio ufficiale segna una fase di costruzione molto interessante durante la quale nascerà un edificio a tre piani con costruzione ibrida in legno che è stato progettato dall’ufficio di architetti Kaden + Lager di Berlino e servirà come collegamento tra gli edifici esistenti del campus. L’azienda specializzatasi nelle costruzioni in legno, ZÜBLIN Timber GmbH di Aichach, sarà responsabile per la nuova costruzione chiavi in mano del volume di investimento di circa 22 milioni di €. Oltre a sale per seminari, uffici e spazi amministrativi, l’edificio di ampliamento ospiterà anche la biblioteca, sale eventi per scienze, arte e cultura e un cafè. Il completamento della costruzione è progettato ormai per la tarda estate/l’autunno 2021. “Non vediamo l’ora di inaugurare uno degli edifici universitari più sostenibili della Germania. Finora, tutto sta andando secondo i piani e speriamo che rimarrà così nonostante la crisi del Covid-19”, dice Jan Peter Nonnenkamp, direttore amministrativo dell’università.

Uno sguardo al cantiere rivela: Tutto è preparato, la gru è in posizione e il terreno è stato preparato per sopportare il carico dell’edificio. “È un momento speciale, perché ora il nostro nuovo edificio del campus, il nostro “spazio del futuro”, diventa realtà. Con ogni settimana che passa, ci possiamo immaginare ancora più vividamente come i giovani utilizzino il nuovo spazio per discorsi e riflessione e diventino i modellatori della società di domani. Mi rallegro tantissimo”, commenta Prof. Dr. Martin Butzlaff, Presidente dell’Università di Witten/Herdecke. Architetto Markus Lager partecipa con allegria al “momento di soglia digitale” tra progettazione e inizio della fase di costruzione. “D’ora in poi stiamo aspettando allegramente il momento in cui gli studenti iniziano a studiare nel nuovo edificio. Naturalmente, faremo il nostro meglio per sostenere il progresso della costruzione affinché questo momento arrivi presto.”

Ancora a maggio sono gettate le fondamenta in cantiere. Allo stesso tempo sono prefabbricati, nello stabilimento bavarese di ZÜBLIN, gli elementi di costruzione in legno con precisione millimetrica. All’inizio di agosto si aggiungeranno gli elementi modulari. “Nel complesso, useremo circa 1.200 m³ di legno certificato per la costruzione. Ogni metro cubo è equivalente a una tonnellata di CO2 assorbita. Grazie alla prefabbricazione degli elementi e alla coordinazione intelligente delle aziende e degli operai coinvolti, ci vorremo solo quattro mesi per erigere e montare le costruzioni in legno cosicché la costruzione grezza sia completata prima che inizi l’inverno”, spiega Theresa Fischer, capocantiere di ZÜBLIN Timber.

Uno sguardo al design
Oltre a una bella facciata in legno, l’edificio convincerà anche con i suoi “valori interiori”. Nei vani attenzione è prestata alla creazione di un carattere aperto e di comunicazione. Tuttavia, sono offerti anche spazi che consentono di concentrarsi sul lavoro. Inoltre, tutti i vani possono essere adattati in modo flessibile e rapido alle varie esigenze di uso. Il concetto energetico low tech è tutto all’insegna della sostenibilità: Convince con l’uso facile e la gestione innovativa degli impianti tecnici dell’edificio e include anche un impianto di cogenerazione. Terrazze sul tetto e un nuovo spazio libero con una piazza e un parco di campus mirano ad aumentare la qualità del soggiorno nelle zone di comunicazione e ricreazione.

Immagine:Prof. Dr. med. vet. Jan Ehlers (vice-presidente), Dipl. oec. Jan Peter Nonnenkamp (direttore amministrativo) e Prof. Dr. med. Martin Butzlaff (Presidente) (da sinistra a destra) hanno fatto il simbolico colpo di vanga per l’edificio di ampliamento dell’Università di Witten/Herdecke